Il gameplay di Captain Tsubasa: Rise Of New Champions mostra la creazione del personaggio e il gioco con Jun Misugi

Oggi, Bandai Namco ha rilasciato un ampio video di gameplay del gioco di calcio anime Captain Tsubasa: Rise Of New Champions.

Il video mostra il gameplay di PS4 ed è piuttosto speciale per i fan del gioco in quanto presenta la campagna “New Hero Episode”.

La funzione si concentra sulla creazione del proprio personaggio e sull’unirsi a una delle tre principali scuole “rivali” delle serie Furano, Musashi o Toho.

La creazione del personaggio sembra piuttosto ampia, permettendoti persino di selezionare i tuoi amici all’interno della squadra. Questa volta giochiamo per Musashi al fianco di uno dei personaggi più amati di Captain Tsubasa, lo stesso principe del campo, Jun Misugi.

È interessante notare che la storia sembra essere tradotta ai giorni nostri, poiché Misugi viene mostrato mentre brandisce uno smartphone.

La versione presentata è quella di PS4. Puoi verificarlo di seguito.

Se vuoi vedere di più su Captain Tsubasa: Rise of New Champions, puoi goderti i primi screenshot e artwork, altri screenshot, il primo trailer, il secondo trailer, un commento del creatore della serie, il primo gioco, un altro sguardo durante la partita, alcuni screenshot recenti che mostrano membri di altre squadre nazionali, un trailer che mostra la squadra tedesca, uno incentrato sulla squadra americana, uno sul Senegal, uno che mostra la squadra olandese, uno incentrato sulla Francia, uno che mostra l’Argentina, uno che mostra l’Inghilterra , uno con l’Italia, uno che mostra l’Uruguay, un’ampia anteprima sul gioco nel suo insieme e uno sul multiplayer.

Captain Tsubasa: Rise of New Champions verrà lanciato per PS4, Switch e PC il 28 agosto in Nord America ed Europa. Il Giappone lo riceverà un giorno prima, il 27 agosto.

Sebbene il franchise sia sicuramente ben noto, non tutti lo conoscono, poiché la sua popolarità varia notevolmente da regione a regione.

Mentre in Nord America l’anime originale di Captain Tsubasa non ha mai preso piede, in molti paesi europei e latinoamericani (e, naturalmente, in Giappone) quasi tutti i bambini cresciuti negli ultimi quarant’anni lo sanno.

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